Stefania Conte "Io sono Federico Tavan"

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Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.Stefania Conte"Io sono Federico Tavan"Morganti Editoriwww.morgantieditori.itIn questo romanzo l’Autrice ricostruisce la vita di Federico Tavan attraverso le testimonianze, le sue poesie e le sue prose. Lo racconta attingendo agli stili narrativi del realismo magico e del romanzo esistenzialista, per superare l’immagine lacunosa e semplificata di lui, restituendolo ai lettori nella sua affascinante complessità.La storia prende avvio il giorno del sessantaquattresimo compleanno del Poeta, quando Giacomina, donna entrata realmente nel vissuto di Tavan, ma trasformata dalle circostanze in presenza straordinaria, bussa alla porta di casa. Inizia così fra loro una lunga conversazione, cui lui non può sottrarsi: lei lo pungola e lo sostiene, lui si lamenta e inveisce, ma in tal modo riflette, ricorda e separa la realtà dall’illusione. Lo scopo di Giacomina è condurre quest’uomo vessato dalla follia, sostenuto dal talento e ferito dalla solitudine, a prendere coscienza di sé.È una storia che non lascia scampo alla ragione e alle passioni, trasformando Federico Tavan in un modello di resilienza.Federico Tavan"La nâf spaziâl"Le trentasette poesie raccolte nella monografia "La nâf spaziâl" sono presentate allo scopo di avvicinare il lettore all’irripetibile mondo interiore del Poeta, che da lui prende voce con l’uso principale dell’andreano (da lui soprannominato tavanot), lingua madre e familiare. In questo primo titolo viene affrontata la comprensione dei versi per tentare di raggiungere il mondo interiore di Tavan, attraverso l’analisi della vita e della creatività del Poeta, realizzata secondo l’episteme della Filosofia dell’Essere (a cura di Stefania Conte). Il lettore può avvalersi anche di un’analisi testuale e di una nuova e rispettosa traduzione in italiano (a cura di Maria Cristina Vitali), quest’ultima in grado di concedere ai versi un secondo ‘corpo verbale’, fatto di metrica, ritmo, musicalità, senso e spirito.Federico Tavan"Le vie buie"Le quarantasette poesie raccolte nella monografia "Le vie buie", sono presentate allo scopo di avvicinare il lettore all’irripetibile mondo interiore del Poeta, che da lui prende voce con l’uso principale dell’andreano (da lui soprannominato tavanot), lingua madre e familiare. In questo secondo titolo il Poeta esprime nei versi la complessa percezione di Andreis e dalla sua gente; è il luogo natale da cui per tutta la vita cercherà di emanciparsi (a cura di Stefania Conte). Il lettore può avvalersi anche di un’analisi testuale e di una nuova e rispettosa traduzione in italiano (a cura di Maria Cristina Vitali), quest’ultima in grado di concedere ai versi un secondo ‘corpo verbale’, fatto di metrica, ritmo, musicalità, senso e spirito.Federico Tavan nasce il 5 novembre del 1949 ad Andreis, borgo della Valcellina pordenonese; figlio primogenito di Osvaldo Tavan e di Cosetta Rosa.Di carattere timido e insofferente alle rigide regole imposte in famiglia, Federico trova nel nonno Antonio la figura del padre benevolo, che il padre non sembra rappresentare. Tavan a diciotto anni ottiene la licenza media e termina il suo percorso di studi, ma non si esaurisce in lui la passione onnivora per la lettura, favorita da una prodigiosa memoria. Racconta lui stesso che le prime poesie nascono nell’adolescenza, ma inizia a trovare per sé un posto nel mondo pubblicando i primi versi e prose solo negli anni Ottanta. Scrive da quando aveva dodici anni in lingua italiana e in dialetto andreano. Verso il 2004 il panorama culturale nazionale si accorge del suo talento. Tavan allora supera la provincia e ha tutte le carte in regola per diventare un Poeta nazionale, al pari di Pier Paolo Pasolini, Alda Merini, Tonino Guerra e Pierluigi Cappello; ma...

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