Tik Tok, un subdolo strumento della guerra ibrida cinese

Inglorious Globastards - PODCAST - Podcast tekijän mukaan Alberto Forchielli & Fabio Scacciavillani

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#TikTok, il social network cinese dove si postano video per lo più stupidi, ha sbaragliato la concorrenza (Facebook, YouTube, Twitter ecc.) tra i giovanissimi, vale a dire i cittadini elettori di domani. Al contrario, in Cina i social network occidentali sono banditi per impedire alla gente di informarsi da fonti non governative e/o non controllabili dalla censura. In sostanza, TikTok è una ciclopica pesca a strascico di scempiaggini e di banalità confezionate in modo seducente e distribuite con criteri scientifici ad un pubblico di ragazzini e di idioti. Secondo gli esperti di social media, i video sono selezionati da un algoritmo che agli utenti occidentali propina ciarpame melenso, mentre ai ragazzi cinesi inculca i precetti ideologici e nazionalisti del regime comunista o quantomeno li stimola a studiare, a fare sacrifici e a impegnarsi nel lavoro. Inoltre TikTok può profilare gli utenti per stabilire chi sia più vulnerabile o credulone per potergli propinare fake news o propaganda anti-occidentale. Infine vine usato per spiare giornalisti, politici, militari e altri target sensibili Vietare l'uso di TikTok, come hanno iniziato a fare negli USA, è una misura non più differibile per evitare che la Cina continui ad usare questo strumento di guerra ibrida per manipolare l'opinione pubblica occidentale.

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