Il delitto di Garlasco, la criminologa Bruzzone: «Non sembra un'inchiesta robusta»
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Giovedì 27 marzo, nel programma Donne al Volante con le nostre Liliana Russo e Katia De Rossi, la criminologa Roberta Bruzzone ci ha parlato della riapertura del caso del delitto di Garlasco, con un nuovo indagato, Andrea Sempio, evidenziando la debolezza delle nuove prove rispetto alla condanna definitiva di Alberto Stasi, nonostante i riconosciuti errori nelle indagini iniziali. «Le prove erano già disponibili nel 2016, quindi non mi pare che ci sia molto di nuovo. Il cromosoma Y di Sempio, peraltro non completo, è frutto di una comparazione che, all'epoca, il Professor Francesco De Stefano, il genetista che firmò la perizia, non considerava particolarmente affidabile. Al momento non mi pare che stiamo parlando di un'inchiesta robusta. Sicuramente ci sono stati degli errori: il carabiniere che all'epoca si occupava dell'inchiesta è stato condannato in primo grado. Ma, anche se Stasi si è sempre dichiarato innocente non c'erano tracce del suo passaggio nell'abitazione al momento della scoperta del del cadavere di Chiara. È questo l'elemento che l'ha che l'ha inchiodato».