Episodio 72: Quella casa comprata all’asta, che finalmente sento mia

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Marianna Mascioletti nasce 40 anni fa all’Aquila. Una città che nel 2009 si sgretola in seguito a una violenta scossa di terremoto, ma che lei non ha mai sentito come sua. Dopo un’infanzia vissuta nell’incertezza finanziaria, dopo aver sperimentato lo sfratto e la convivenza con la nonna, nel 2002 Marianna lascia la sua città natale per frequentare l’università a Roma. In quegli anni, si barcamena tra diversi lavori, senza mai riuscire a raggiungere una vera libertà finanziaria. Quando abbandona l’Università e smette di essere dipendente dai suoi genitori, lo diventa dal compagno con cui va a vivere. Alla morte della madre, nel 2013, Marianna eredita la casa alla periferia dell’Aquila che nel frattempo lei era riuscita a comprarsi, ma su cui pesa un mutuo che Marianna non può permettersi. Decide di venderla e utilizza i soldi per vivere, senza fare alcun tipo di investimento. Intanto lascia il suo compagno, ma continua a guadagnare troppo poco per essere autonoma. Il fatto di essere pagata poco, le fa credere di non meritare una stabilità. E che quel migrare da una casa in affitto all’altra sia il suo destino. «Mi dicevo: “Vabbè, mi pagano spiccioli perché il mio lavoro non vale, non sposta niente”». Quando finalmente trova un lavoro stabile e pagato dignitosamente inizia a credere che un altro mondo sia possibile e a cercare una casa solo per sé. Con le poche risorse che ha, non riesce a trovarla nel mercato tradizionale. Proprio in quel momento conosce un’avvocata specializzata nel settore immobiliare delle aste. E scopre che Roma è la seconda città in Italia per ordine di grandezza nel mercato delle aste. Dopo aver individuato un appartamento che fa a caso suo, inizia la mission impossible per accaparrarsela. Adesso, quei 40 metri quadri nel quartiere Torpignattara, dove vive da circa un anno, sono il simbolo della sua indipendenza personale e finanziaria.

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